Ma perché si parla sempre di padri della Costituzione e della Repubblica ?!

Ci sono, anche, le MADRI DELLA COSTITUZIONE E DELLA REPUBBLICA, donne di valore, coraggio e intelligenza che riuscirono a far capire agli uomini l'importanza di inserire le donne nei processi democratici, come elemento fondamentale di sviluppo per un popolo.

PREMESSA

IL DIRITTO DI VOTO PER LE DONNE, AVVALLATO CON IL DECRETO LUOGO-TENENZIALE DEL 1 FEBBRAIO 1945, era composto da quattro articoli:

Art. 1- il diritto di voto è esteso alle donne che si trovino nelle condizioni previste dagli articoli 1 e 2 del testo unico della legge elettorale politica, approvato con regio decreto 2 settembre 1919, n. 1495:

Art. 2 - è ordinata la compilazione delle liste elettorali femminili in tutti i Comuni. Per la compilazione di tali liste, che saranno tenute distinte da quelle maschili, si applicano le disposizioni del decreto legislativo luogotenenziale 28 settembre 1944 n. 247, le relative norme di attuazione approvate con decreto del Ministro per l’Interno in data 24 ottobre 1944.

Art. 3 - oltre quanto stabilito dall’art. 2 del decreto del Ministro per l’Interno in data 24 ottobre 1944, non possono essere iscritte nelle liste elettorali le donne indicate nell’art. 354 del Regolamento per l’esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 6 maggio 1940, n. 635.

Art. 4 - Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta del Regno.

Le donne italiane esercitarono per la prima volta il diritto di voto nel 1946, una tornata di amministrative che ne portò ben duemila nei consigli comunali. Ventuno entrarono nell’Assemblea costituente e contribuirono alla stesura della carta costituzionale italiana

Il primo successo delle Madri della Consulta fu quello di ottenere che il premio della Repubblica, di £ 3000, fosse esteso anche alle vedove di guerra e alle mogli dei prigionieri.

Tra le Madri Costituenti, nove erano comuniste, tra cui cinque dell’UDI (Adele Bej, Nadia Gallico Spano, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi )
Nove democratiche cristiane (Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra, Vittoria Titomanlio).
Due socialiste ( Angelina Merlin e Bianca Bianchi) e una della lista ”Uomo Qualunque” (Ottavia Penna Buscemi).

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Varese ha reso omaggio alle ventuno donne che contribuirono alla stesura della carta costituzionale italiana. Alla 4AS dell'Ipsia "Antonio Parma" di Saronno il primo premio (1500 euro) per il miglior cortometraggio.

Al primo posto si è classificata la 4AS dell‘Ipsia “Antonio Parma” di Saronno a cui sono andati i 1.500 euro di premio per il cortometraggio dal titolo “le orme del cambiamento” dove si mettevano a confronto due generazioni di donne. Al secondo posto l’Ite “Tosi” di Busto Arsizio con l’e-book multimediale “Le donne della Resistenza e dell’Assemblea Costituente”, mentre il terzo posto è andato alla 4DS del liceo scientifico Marie Curie di Tradate con l’e-book “L’eco del passato nel presente: l’emancipazione femminile dalle madri costituenti ad oggi