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“Sono anni che denunciamo lo stato di degrado in cui versa la Pubblica Amministrazione a causa delle scellerate politiche che hanno prodotto lo smantellamento e la demolizione del Servizio Pubblico”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco, evidenziando che “il perseverare delle politiche di risparmio sulla macchina pubblica e più in generale di svalorizzazione delle professionalità e delle competenze presenti del mondo del lavoro pubblico avrebbe ricadute pesantissime sull’intera collettività.”

“Per tali motivi”, prosegue Turco, “abbiamo apprezzato le dichiarazioni del Ministro della P.A., che ha rappresentato come la Pubblica Amministrazione sia stata messa in ginocchio proprio dalle trascorse scelte della Politica che, senza assumersi alcuna responsabilità, ha preferito scaricare le proprie colpe sui dipendenti pubblici, anche attraverso le narrazioni sui cosiddetti fannulloni, furbetti o altro. E’ assolutamente condivisibile l’aver sottolineato che i dipendenti pubblici sono diversi da come si è voluto farli apparire ma anche quanto affermato nei confronti dei candidati idonei ricompresi nelle graduatorie di concorsi già espletati, i cui termini di scadenza sono state prorogati proprio per consentire di avere un grande bacino dal quale attingere forze nuove per le amministrazioni in ginocchio a causa della progressiva diminuzione del personale in servizio. Si tratta, infatti, di vere e proprie risorse in grado di dare una boccata di ossigeno alla Pubblica Amministrazione”.

“Insomma, auspichiamo che l’azione futura sia a favore del 99,97 per cento dei dipendenti pubblici, quelli che quotidianamente assicurano la funzionalità della macchina pubblica nonostante le gravi problematiche che l’affliggono, e non indirizzata verso lo 0,3 per cento di dipendenti disonesti, rispetto ai quali esistono già tutti gli strumenti per procedere al licenziamento immediato”, rimarca il Segretario Generale della Uilpa.

“Noi ribadiamo la nostra disponibilità ad un confronto che, insieme alle altre parti sociali, sia finalizzato all’assunzione di scelte condivise per il miglioramento della macchina pubblica. In particolare – conclude Turco - per il rinnovo contrattuale sarà necessario reperire ulteriori risorse, prevedere la detassazione degli aumenti e realizzare un accordo quadro sul modello di quello stipulato il 30 novembre 2016, attraverso il quale stabilire delle linee guida sia sulla parte economica sia su quella normativa, che pure necessita di urgenti interventi”.