Perché nella PA è necessario il lavoro agile "by default" | Agenda Digitale

 

Roma, 21 ottobre - “Contro le scelte sbagliate del Ministro Dadone, contro un decreto che rappresenta l’ennesimo schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori delle amministrazioni centrali dello stato, i lavoratori Funzioni Centrali si mobilitano”. Ad affermarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa in merito al decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione del 19 ottobre che definiscono “sbagliato e illusorio”, rilanciando sui temi “innovazione, lavoro agile e contrattazione per migliorare i servizi pubblici”.

Secondo i sindacati il decreto è “sbagliato perché scarica sui lavoratori le responsabilità di anni di mancati investimenti in innovazione tecnologica e organizzativa, in formazione, in valorizzazione delle competenze, in digitalizzazione; illusorio perché cerca di risolvere per via legislativa i numerosi problemi organizzativi che ancora non trovano soluzione da otto mesi”. In più, osservano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, “il decreto è la risposta più arrogante alla disponibilità responsabile delle organizzazioni sindacali che chiedono di regolamentare il lavoro agile con gli strumenti della partecipazione e della contrattazione, peggiorando le condizioni di chi lavora”.

Per queste ragioni i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil “proclamano lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto delle Funzioni Centrali e annunciano iniziative di mobilitazione presso il ministero per la pubblica amministrazione perché si ripristini, a tutti i livelli, un normale rapporto tra chi rappresenta le amministrazioni e le rappresentanze dei lavoratori. Non sfugge, infatti, che tale comportamento della ministra assume un significato politico ancor più grave perché all’immediata vigilia dell’apertura dei negoziati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 2019/2021”, concludono.

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