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Nella giornata di oggi abbiamo sottoscritto la preintesa per il rinnovo del CCNL del comparto Funzioni centrali 2019 -2021. Hanno aderito, oltre che Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, anche le OO.SS. Confsal – Unsa, Confintesa FP ed Flp - Cgs.
Il risultato arriva al termine di un lungo negoziato – intenso e a tratti aspro - aperto dopo la stipula del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale del 10 Marzo 2021, sottoscritto dal Governo e da Cgil, Cisl e Uil, che ha costruito le premesse del risultato di oggi. Un risultato auspicato ma non scontato per un contratto chiamato a riscrivere l’ordinamento professionale di amministrazioni molto diverse fra loro e un tempo afferenti a comparti anch’essi differenti e frutto di relazioni sindacali e storie differenti.
Un contratto con molti aspetti innovativi, in quanto:

Un contratto è sempre una sintesi, un punto di incontro rispetto ai diversi interessi e il risultato raggiunto, pur positivo ed importante, non riesce a cogliere tutte le necessità del lavoro pubblico che pure avevamo cercato di sintetizzare nelle nostre piattaforme. L’esito risente dei numerosi limiti legislativi e di carattere finanziario che non ci hanno consentito di realizzare tutti gli obiettivi che avevamo assunto all’inizio del negoziato. Fra questi e gli aspetti non compiutamente soddisfacenti ricordiamo:

In sintesi, si tratta di un testo contrattuale che offre opportunità straordinarie di riqualificazione fra le aree, di sviluppo economico, di valorizzazione professionale dopo tanti anni di contratti difensivi, blocchi e mortificazioni economiche e professionali dei lavoratori e delle lavoratrici pubblici. Il massimo risultato possibile realizzabile in un quadro legislativo ancora limitativo rispetto alle prerogative della contrattazione collettiva e in un quadro di finanza pubblica che non ci ha consentito di ottenere un ammontare di risorse maggiore; diversamente, avremmo potuto conseguire risultati ancora migliori. Siamo però riusciti a migliorare le proposte di partenza iniziali dell’Aran, a cominciare dall’importo dei differenziali per le progressioni economiche che abbiamo contribuito fino all’ultimo ad innalzare. Le procedure attuative delle tabelle di corrispondenza - nei limiti delle risorse stanziate dalla legge di bilancio, in sede di prima applicazione del nuovo Ordinamento e entro il 31/12/2024, anche utilizzando quota parte delle risorse stanziate per le facoltà assunzionali e anche in deroga al limite del 50% dei posti disponibili - potranno consentire la riqualificazione del personale dall’Area degli Operatori all’Area degli Assistenti (per chi ha almeno 5 anni di esperienza maturata e il Diploma di scuola secondaria di secondo grado o, in mancanza, per chi ha assolto l’obbligo scolastico e ha una esperienza maturata di almeno 8 anni nell’area inferiore), così come il passaggio dall’Area degli Assistenti a quella dei funzionari (per chi ha almeno il titolo di laurea triennale e 5 anni di esperienza maturata o, in mancanza, per chi ha almeno il diploma di scuola secondaria di secondo grado ed una esperienza maturata di almeno 10 anni.

Continueremo, ovviamente, a lavorare affinché le richieste inevase possano trovare una soluzione positiva già con il prossimo CCNL 2022 – 2024. A seguito dell’approvazione della legge di bilancio le parti sottoscriveranno l’ipotesi di intesa, che sarà sottoposta al percorso di certificazione previsto dal quadro normativo vigente.

COMUNICATO UNITARIO IN PDF

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