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Il Ddl concretezza che ieri ha ricevuto il primo sì da parte del Senato, pur avendo alcuni contenuti apprezzabili, dimostra come, ancora una volta, l’ennesimo Governo punti il dito contro i pubblici dipendenti prevedendo controlli biometrici di rilevazione delle impronte digitali e l´utilizzo di nuovi sistemi di videosorveglianza in sostituzione di quelli a rilevazione automatica delle presenze ora in uso.

 

Si continuano a demonizzare i dipendenti pubblici, nonostante le statistiche parlino chiaro! I cosiddetti «furbetti del cartellino» sono solo una piccolissima parte della Pubblica Amministrazione, 89 contestazioni derivanti da falsa attestazione della presenza in servizio, su una platea lavorativa di circa 3 milioni! Dal canto nostro, siamo del parere che chi sbaglia debba pagare, ma non è giusto che tutti paghino per pochi addetti che non compiono il loro dovere e non è giusto che si mascherino i veri problemi della P.A. focalizzandosi, come già avvenuto in passato, su questo falso problema.

 

Inoltre, emerge un altro aspetto che ci lascia a dir poco interdetti. L´inserimento nel Ddl della possibilità di pagare i premi di risultato dei pubblici dipendenti con Btp statali. Se fosse confermato la risposta non potrebbe che essere molto forte da parte dei lavoratori pubblici. Dopo quasi dieci anni di blocco contrattuale e con i contratti della dirigenza ancora da sottoscrivere non è di certo questa la strada e la risposta che ci aspettiamo e che si aspettano i lavoratori che ogni giorno, nonostante le continue e generali criminalizzazioni e nonostante i blocchi contrattuali, offrono servizi alla cittadinanza.

 

 

Roma, 07.12.2018