“Abbiamo apprezzato molto l’approccio del Ministro Fabiana Dadone rispetto al mondo della Pubblica Amministrazione che, per molti tratti, rispecchia ciò che la nostra Organizzazione Sindacale ha sempre affermato, a partire dall’idea che la macchina pubblica costituisca une bene di tutti, un patrimonio della collettività che dobbiamo impegnarci a preservare e a tutelare”. Lo afferma in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco, il quale puntualizza: “l’obiettivo di aprire il palazzo al confronto con tutte le parti in causa risponde ad una esigenza che sollecitiamo da tempo così come sono in linea con le nostre convinzioni tanto l’idea che non siano necessarie riforme draconiane quanto che sia impellente intervenire per favorire tempestivamente l’assunzione di nuovo personale, a partire dagli idonei delle graduatorie dei concorsi la cui validità è in scadenza e per le quali è indispensabile provvedere ad una proroga”.
“Auspichiamo, quindi, una convocazione a breve - prosegue Turco – e questa volta vorremmo che le parole del Ministro Dadone trovino effettivo riscontro nella realtà. Ci perdoni il Ministro di tale riserva ma negli ultimi anni i suoi predecessori – pur manifestando all’inizio tante belle intenzioni – hanno poi intrapreso altre direzioni, contribuendo ad un significativo peggioramento delle condizioni in cui versano uffici e lavoratori. Questi ultimi, poi, mortificati nella dignità, sono stati demotivati da tutta una serie di interventi che hanno avuto solo il fine di essere punitivi senza mai promuovere azioni positive per la valorizzazione della professionalità”, rimarca il Segretario generale della Uilpa.
“Ricordiamo, inoltre al Ministro Dadone che i contratti collettivi di lavoro sono scaduti da tempo e che - oltre al danno economico derivante da tale situazione - esistono molti altri fattori che stanno incidendo negativamente sulla vita professionale dei lavoratori, dal momento che molte questioni – in primis il welfare aziendale, la defiscalizzazione del salario accessorio, l’ordinamento professionale – sono rimaste tuttora irrisolte”. Turco evidenzia “che occorre un grande impegno pe il reperimento di risorse che consentano un rinnovo degno di questo nome, considerato anche che i pubblici dipendenti hanno saltato ben due tornate contrattuali e hanno il diritto di recuperare tale gap”.
“Auspichiamo dunque il ritorno ad una sana normalità, caratterizzata dal confronto democratico, dall’apertura di un dialogo proficuo ed efficace con le rappresentanze dei lavoratori e con tutte le parti sociali di questo Paese”, conclude Turco.