COMUNICATO STAMPA 10 MARZO 2020 DEL SEGRETARIO CONFEDERALE DELLA UIL ANTONIO FOCCILLO E DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UILPA NICOLA TURCO

“Sono ormai numerosi i casi positivi di Coronavirus che si registrano anche tra i dipendenti del Pubblico Impiego, un paio di giorni fa un dipendente dell’Inps di Sesto San Giovanni è finito intubato in terapia intensiva. Tutto ciò non costituisce altro che il sintomo del progressivo degenerare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 che ha comportato misure più restrittive da parte del Governo e che ora impone la tempestiva assunzione di misure uniformi al fine non soltanto di tutelare la salute degli operatori ma anche di non mettere a rischio quella dei cittadini utenti”.

Lo dichiarano in una nota Antonio Foccillo, Segretario confederale della Uil e Nicola Turco, Segretario Generale della Uilpa, i quali affermano che ​"purtroppo da parte delle singole Amministrazioni si riscontra una enorme disomogeneità comportamentale nel porre in essere le misure per il contenimento del contagio da Coronavirus, nel rispetto di quanto indicato dal decreto governativo dell’8 marzo, rimanendo ancora troppo elevato il pericolo di contagio di cittadini e lavoratori all’interno dei locali in cui vengono erogati servizi di pubblica utilità”.​

“Chiediamo, dunque, che - in linea con quanto indicato dal Governo con un provvedimento indirizzato a limitare la possibilità di ulteriori contagi - venga valutata la possibilità di disporre l’apertura degli uffici al pubblico, limitandola temporaneamente ai servizi essenziali in attesa di definire misure standardizzate che siano idonee a garantire la piena sicurezza dei lavoratori e dei cittadini” chiosano Antonio Foccillo e Nicola Turco, evidenziando nel contempo “la necessità che le Amministrazioni pubbliche limitino la presenza in ufficio dei lavoratori attraverso il ricorso allo Smart Working per lo svolgimento della prestazione lavorativa nonché ricorrendo alle moderne tecnologie informatiche che consentono collegamenti telefonici visivi per favorire il dialogo ed i necessari scambi di idee tra i responsabili e tutti i lavoratori di ciascuna unità organizzativa”.​