L’occupazione nel settore pubblico (3.249.000 dipendenti) si è ridotta negli ultimi vent’anni di quasi 260.000 lavoratori. Siamo passati da 61,7 dipendenti pubblici ogni 1.000 abitanti nel 2002 al minimo registrato nel 2013 (53,6 per 1.000), fino ai 55,1 ogni 1.000 residenti nel 2021. La Pubblica Amministrazione ha dunque dovuto far fronte alle esigenze di cittadini e imprese con minori forze. In Italia il 13,7% degli occupati è impiegato dalle amministrazioni pubbliche, ma in Francia il 19,7%, in Spagna il 16,9% e nel Regno Unito il 16,4% (solo in Germania il rapporto è inferiore: l’11,1%).
Nell’ultimo anno il costo del personale dipendente della Pa è stato pari a 166,8 miliardi di euro, ovvero il 10% del Pil. L’età media dei dipendenti pubblici sfiora i 50 anni: 6,5 anni in più rispetto al 2001. Attualmente il personale con 55 anni e oltre costituisce il 36,7% del totale e ‒ un dato ancora più preoccupante ‒ quello con meno di 35 anni è ridotto a circa il 10%, meno della metà rispetto al 2001. Anche l’anzianità di servizio media è aumentata negli ultimi vent’anni: da 16,5 a 17,5 anni.
Grazie alle recenti stabilizzazioni del comparto scuola è aumentata la quota del personale con meno di 5 anni di anzianità di servizio (il 25,8%), ma si tratta per lo più di precari di lungo corso inseriti stabilmente in una macchina pubblica fortemente snellizzata.