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Da mesi la UILPA VVF di Agrigento si batte per fare luce su troppe morti sospette tra i Vigili del Fuoco di Lampedusa. Fino ad oggi ben 12 lavoratori sono venuti a mancare dopo essere stati colpiti da tumori di varia natura. È ovvio che qualcosa non va.

Non spetta a noi individuare le cause. Di certo però tutti sappiamo che i Vigili del Fuoco intervengono quotidianamente su crolli, incendi di strutture, rifiuti e discariche che spesso contengono inquinanti invisibili e pericolosissimi per la salute umana. L’esposizione continua a tali inquinanti può causare alcune gravi patologie tra cui il tumore del polmone. Patologie che spesso si manifestano quando il lavoratore è in pensione.

Al danno si unisce la beffa dell’indifferenza generalizzata delle istituzioni. I Vigili del Fuoco non hanno un’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali né la previdenza complementare e quando si ammalano a causa del loro lavoro non vedono riconosciuto alcun beneficio a differenza di altre categorie lavorative. È una vergogna e non siamo più disposti a tollerarla.

Non possiamo più accettare di vedere ogni anno morire tanti lavoratori senza un perché e in solitudine. Tanto più dinanzi all’emergenza sbarchi. Un fenomeno ormai ricorrente che crea allarme nell’isola.

La UILPA VVF di Agrigento ha deciso di dichiarare lo stato di agitazione a livello provinciale se non arriveranno risposte alla richiesta di un’indagine epidemiologica per scoprire le cause dei tumori che hanno colpito il personale in servizio sull’isola delle Pelagie.

La Segreteria nazionale della UILPA sostiene la campagna della UIL Zero morti sul lavoro. Pertanto esprime la propria solidarietà ai Vigili del Fuoco di Lampedusa, sosterrà fattivamente la loro lotta, e si adopererà a tutti i livelli istituzionali affinché si faccia luce su troppe e inaccettabili morti.

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

 

Roma, 12 aprile 2023